L'Innamorato


La Carta numero 6 (VI) è l'Innamorato.



Vediamo una coppia di giovani alla presenza di un sacerdote (nei Tarocchi di Papus e del Grand Etteilla; in quello di Rider-Waite, la coppia è Adamo e Eva, e sopra di loro compare una sorta di angelo benedicente, sormontato dal Sole; accanto a Eva, si vede l'Albero e il serpente), che li osserva scambiarsi le loro promesse. A volte, in alcuni Tarocchi (quello di Marsiglia e quello di Wirth-Knapp), si vede un giovane (nel Tarocco di Wirth-Knapp sembra quasi un fanciullo angelico), "conteso" tra due donne, una dall'aspetto più aggressivo (potrebbe essere una baccante), rispetto all'altra, più regale e distaccata. Sopra di loro, Cupido, con la sua freccia, all'interno di una stella, o più probabilmente, un Sole, il Grande Innamorato Cosmico, che irradia luce ed energia sulle creature sottostanti: dona loro saggezza e forza creativa (questo aspetto sarà maggiormente visibile negli Arcani della Luna e del Sole, come vedremo a livello grafico).

Il giovane potrebbe essere il Bagatto (la carta numero I) incerto tra le due donne: chi sceglierà? la giovane virginale o quella più discinta? I valori spirituali che rappresenta la fanciulla pudica o quelli materiali, più carnali, della ragazza più espansiva?

L'Innamorato è quindi una carta che rimanda ad una scelta, al libero arbitrio, alle possibilità di scelta. Le due donne possono anche rimandare alla virtù o al vizio: vita d'ascesi o vita di godimenti carnali? Cosa sceglierà il nostro giovane? Non lo sappiamo; dobbiamo vederlo dalle carte che verranno estratte dopo di questa; o anche, dalla scelta che faremo o farà il consultante, dopo aver visto ciò che suggeriscono i Tarocchi. Ma la carta indica anche i rapporti umani: amicizia, amore, condivisione. Una cosa che si nota, anche se non a prima vista, è che graficamente le tre figure hanno un braccio in comune, che non si riesce a stabilire a chi appartenga. I piedi del ragazzo, inoltre, sono molto stabili, su un terreno che appare arato: indica un lavoro psicologico e spirituale da fare in se stessi, prima di scegliere. A livello astrologico, si può associare la freccia di Cupido alla Costellazione del Sagittario.

Significato divinatorio: salute, equilibrio, bellezza, armonia. Fiducia, probabile inizio di un amore, infatuazione, sentimenti profondi. Ottimismo. Conflitto fra amor sacro e amor profano. Mettere alla prova. Anelare, tentare. Può anche essere una tentazione, nella quale si debba scegliere. L'Innamorato quindi, è ambivalente: è sia l'unione dei sessi, ma anche, il loro antagonismo. Eros, amore carnale e fisico, ma anche spirituale (specialmente se è accompagnato da carte che hanno questa valenza). Va sempre messa nel contesto delle altre carte, le successive e le precedenti.

Se la carta compare capovolta (ma come al solito, va studiato con quello che appare dopo): fallimento, instabilità, separazione, frustrazione nell'amore e nel matrimonio. Falsità. Scelta sbagliata o paura di scegliere.

Corrisponde alla Lettera Ebraica Vav (o Vau), che rappresenta il chiodo, l'unione.

In Francese, il nome del Tarocco è "L'Amoreux", che graficamente sul Tarocco appare come "L'Amorevx", analogamente alla Torre (che vedremo successivamente), "La Maison Diev" (letteralmente "La Casa di Dio", "Dieu" in Francese).
L'Innamorato può anche essere l'Unione Sacra (Ierogamia) con la Divinità.

A livello professionale, può indicare un medico, psicologo, pedagogo; in senso "negativo" un gigolò o un dongiovanni (moglie e amante!) o un uomo narcisista ed egoista.


Abbinamenti positivi:

L'Innamorato + Arcano Minore di Coppe/Denari = Amore corrisposto o amore fruttifero (anche spirituale: arte, scrittura, successi...).

L'Innamorato + La Stella = il grande amore.


Abbinamenti negativi:

L'Innamorato + Il Diavolo = tradimenti; qualcosa di poco limpido.

L'Innamorato + Il Matto = l'uomo che ami non è quello che credi, o è probabile che "ti pianterà", anche da intendersi come "potrebbe essere sempre in viaggio".


Il Carro


La carta numero 7  (VII) è quella del Carro.



Vediamo un uomo, un conquistatore coronato, che guida un Carro a forma di cubo, delimitato da quattro colonne e coperto da un baldacchino stellato (il firmamento) . Nella mano destra regge lo scettro. Indossa un'armatura con spalline a forma di volti: rappresentano il passato e il futuro, il positivo e il negativo, il tempo e lo spazio. Il Carro è trainato da due cavalli, uno rosso e l'altro blu (in certi Tarocchi, come quelli di Wirth-Knapp e di Rider-Waite sono sfingi, una bianca e una nera: ragione e istinto, volontà e forze animali; in quello di Papus sono due leonesse con la testa da sfinge, non unite però), simbolo del positivo e negativo.

I cavalli tirano verso opposte direzioni, pur essendo uniti per il ventre, obbligando l'auriga a tenerli sotto controllo: sono di natura opposta, maschile e femminile. Il conquistatore nel Carro, sottomette chiunque gli si pari davanti. L'auriga del Carro è colui che trionfa con la ragione sulle forze che dominano l'uomo. è l'azione su se stessi e sul mondo. L'auriga è all'interno di un cubo (il Carro) e forma un triangolo (il viso è il vertice, insieme alle due braccia): un triangolo nel quadrato, lo spirito nella materia. Il Carro può anche essere il corpo,  i cavalli le energie e l'auriga lo spirito.   

Significato divinatorio: questa carta suggerisce l'idea di guai e avversità, forse già superati. Influssi divergenti, agitazione, vendetta, successo, viaggio, fuga, decisioni affrettate, raggiungimento della grandezza attraverso un buon controllo delle facoltà fisiche e mentali; determinazione a pianificare periodi di lavoro duro a periodi di solitudine impegnata. Può anche indicare l'arrivo di una persona da lontano. Se si ha famiglia, può indicare stabilità economica, però solo per chi la sa condurre con perizia.
Significato divinatorio se la carta compare capovolta (da valutare con le carte successive):  insuccesso, sconfitta, fallimento, perdita di qualcosa che si teneva già in pugno. Essere soggiogato, oppresso. Mancanza di talento, persona incapace di dominare gli istinti. Salute malferma, alimentazione o vita sregolata.
In certe versioni di Tarocchi, ai piedi del Carro, crescono piante rosse: simbolo di attività. Inoltre, sullo stemma del Carro, è possibile vedere una goccia verde, (nel Matto, lui la stringe nella mano) simbolo di eternità. Nella mano, l'auriga stringe la sfera o un uovo (che appariva già nel Tarocco della Papessa). 
Corrisponde alla Lettera Ebraica Zain.

Dal punto di vista professionale, rappresenta un autista, un agente di viaggio, un pilota.

Abbinamenti positivi:

Il Carro + Il Bagatto = successo pieno nell'arte o nel commercio.

Il Carro + L'Imperatrice = coppia energica, in azione.


Abbinamenti negativi:

Il Carro + La Torre = fallimento totale! insuccesso, disfatta. Se appaiono Arcani Minori di Coppe è un insuccesso sentimentale; se seguono Bastoni: fallimento professionale. Se seguono Denari: fallimenti finanziari. Se seguono Spade: insuccessi esistenziali. 


La Giustizia


L'ottava carta (VIII) è La Giustizia.




Vediamo una figura femminile incoronata, che siede su un trono, guardandoci fissamente; il volto è distaccato, segno che in lei non vi sono passioni o turbamenti. In una mano tiene la bilancia (con il quale pesa il valore delle azioni dell'uomo), nell'altra, la spada a doppio taglio (punisce e ristabilisce l'ordine). Questa carta unisce il castigo (spada) alla ricompensa (i piatti della bilancia).



Notiamo che il trono è formato da due colonne-pilastri (uno è coperto dalla lama della spada), simbolo delle forze negative e positive. Le colonne erano già apparse in altri Tarocchi: il Carro e il Papa. Hanno un significato anche massonico, o legato al Tempio di Salomone. Ma la spada non si limita solo a punire, serve anche a dividere, a discernere il giusto dall'ingiusto, a penetrare acutamente nel bene o nel male una situazione. Nel Tarocco di Papus, d'ambientazione egizia, non si vede lo schienale del trono, ma solo due altissime colonne. Nel Tarocco di Rider-Waite ci sono le colonne, e un drappo al posto delle schienale del trono.

Significato Divinatorio: ragionevolezza, giustizia, equilibrio, imparzialità. Armonia, equità, onore, virtù. Rettitudine, giusta ricompensa. L'esito, sia favorevole che sfavorevole, sarà comunque giusto. Può rappresentare anche la verginità.

Se la carta capita capovolta (da valutare con quelle che vengono dopo, dritte o capovolte): pregiudizio, false accuse, severità nel giudizio, scorrettezza, abuso, ingratitudine, ingiustizia. 

In alcune versioni di Tarocchi, si può osservare che l'intera carta è strutturata in modo asimmetrico: la collana della Giustizia sale più verso la destra; i piatti non sono perfettamente allineati; una delle colonne del trono ha la sfera, l'altra no; la spada non è perfettamente parallela alla colonna. In realtà, si potrebbe pensare che la Giustizia muova i piatti della bilancia non con la mano, ma col ginocchio. A livello di colori, la spada, sulla lama è azzurra, (un colore spirituale, ricettivo, simbolo del Verbo); l'impugnatura è rossa. Sotto il gomito, ha una macchia viola: la saggezza (il viola è anche il colore dello spirito, della meditazione).
Il manto è foderato di ermellino: un simbolo di regalità. Sulla fronte, a volte, è cinta con un nastro bianco: la purezza dei suoi pensieri. Inoltre, la corona è simile a un terzo occhio, così come la mano potrebbe essere simbolo del mudra orientale: le quattro dita si congiungono nel pollice.

A livello mitologico, è stata avvicinata a Temi (la Dea Greca del Diritto) o Astrea. è la Potenza Cosmica che amministra il mondo. Potrebbe avere un rimando al Karma; ricorda anche l'Arcangelo Michele (anche nel cartone Sailor Moon, nell'ultimo ciclo della saga, abbiamo Bunny alata e armata di spada!). Questa carta ricorda anche la pesa e la punizione dell'anima dopo la morte tipica dell'iconografia egizia. 

Corrisponde alla Lettera Ebraica Heth.

A livello professionale, indica un matrimonio equilibrato, un avvocato, un giudice, un poliziotto; in senso negativo, un terrorista.

Abbinamenti positivi:

La Giustizia + L'Innamorato = coronamento di un amore contrastato/matrimonio equilibrato.

La Giustizia + Il Mondo = problema risolto.

L'Imperatrice + La Giustizia = intesa perfetta.

La Giustizia + Il Carro = le azioni vengono riequilibrate.

La Giustizia + Il Sole = giudizi giusti.


Abbinamenti negativi:

Il Carro + La Giustizia = potrebbe essere giustificato tutto, in modo poco obiettivo.

La Torre + La Giustizia = punizione esemplare.

L'Eremita + La Giustizia = è irremovibile, non accetta scusanti caritatevoli.


L'Eremita


La carta numero 9 (VIIII o IX) è l'Eremita.




Vediamo un uomo barbuto, che regge nella mano destra una lanterna, parzialmente coperta dal suo manto. La lanterna rappresenta la scienza dell'Occultismo o anche, l'illuminazione del passato: la schiena è curva, segnata dal tempo. L'Eremita cammina appoggiandosi ad un bastone (con il quale domina il serpente, ovvero le forze interiori che dormono alla base della colonna vertebrale), che regge nella mano sinistra e percorre il sentiero dell'iniziazione e del sapere. In alcuni tarocchi, ci sono due lune arancioni, una dietro la nuca e l'altra sul rovescio del mantello: doti ricettive. In alcuni Tarocchi, le mani sono guantate di azzurro: azioni spirituali. Il bastone rosso e il cappuccio rimandano anche alla figura del Matto. L'Eremita è il guardiano del tempo, dispensa saggezza e verità distillata dall'eternità del sapere. Talvolta però l'Eremita sembra schiacciato dal peso abnorme del Sapere. Rappresenta la necessità della solitudine e dell'isolamento.

Significato divinatorio: incontro con un Saggio; sapere; cautela, vigilanza. Autonegazione; annullamento, regressione; perdita; persona solitaria, incapace di dividere qualcosa. Timore dell'ignoto, incapacità a mostrare i propri sentimenti. Continenza, castità. Tendenza a compiacersi del proprio sapere.

Significato se la carta capita capovolta (da interpretare con le altre carte): avventatezza, azioni premature. Consigli sbagliati, fallimento. Misantropia. Mancanza di luce interiore. Solitudine. Segreto svelato. Ipocrisia, egoismo, mancanza di luce spirituale.

L'Eremita rappresenta anche la mancanza di un padre. Indica la solitudine interiore e la longevità. 

In alcune rappresentazioni di Tarocchi, come quelli del Mitelli, l'Eremita è un vecchio angelo sorretto da due grucce, in quelli di Carlo VI, invece della lampada ha la clessidra. In quello di Wirth-Knapp, c'è un serpente, mentre l'Eremita stringe una canna di bambù "dai 7 nodi mistici". Nel Grand Etteilla l'Eremita ha il capo scoperto.

Corrisponde alla Lettera Ebraica Theth.

 A livello professionale, rappresenta uno scienziato, un filosofo, un sapiente; a livello negativo, una spia o un traditore. è poco favorevole alle situazioni matrimoniali. 

Abbinamenti positivi: in genere, l'Eremita illumina le carte precedenti, ma sfugge alle successive.

L'Eremita + Il Sole = smascheramento di un inganno. Può anche rappresentare la luce spirituale che viene donata agli altri e non tenuta solo per sé.

Il Mondo + L'Eremita = incontro favorevole  a livello sentimentale, che porterà un cambiamento.


Abbinamenti negativi:

La Giustizia + L'Eremita = Condanna.

L'Eremita + Il Giudizio =  prima o poi si sarà giudicati e puniti, perché le cattive azioni saranno scoperte.

Luna + L'Eremita = prevale la notte, l'incubo, l'interesse per la via del Male.


La Ruota della Fortuna


La Ruota della Fortuna è il Decimo Arcano (X).

 

Contiene sei raggi che stanno ad indicare come per ciascuno stadio della vita ci sia un opposto corrispondente. Sulla Ruota, le figure abbozzate di una scimmia che scende lungo il lato sinistro (potrebbe essere l'autunno, la vecchiaia, le energie distruttive), di una creatura codata, che sale sul lato destro (potrebbe essere la primavera, la giovinezza, le energie costruttive), e di una sfinge incoronata e alata, anch'essa con la coda, collocata in cima, che regge con la zampa di leone una spada. 
La scimmia che scende sul lato sinistro precipita nella disgrazia, mentre l'altra figura sembra ascendere verso la buona fortuna. Questi animali sembrano inseriti nel moto perpetuo di un universo perennemente mutevole e nel continuo flusso della vita umana (potremmo vederci un collegamento col "flusso di eventi" di Bergson o il "Tutto scorre" di Eraclito) mentre la sfinge seduta in alto, cerca di mantenere l'equilibrio. 
La figura sulla sinistra è stata identificata con Tifone. La Ruota della Fortuna ruota per dispensare gioie e dolori, vita e morte, bene e male, bianco e nero, e indica come in tutte le cose della vita ci sia un positivo e un negativo. La Ruota è un cerchio senza principio né fine, e quindi è simbolo di eternità e di moto perpetuo verso il progresso e il nuovo.
La simultaneità dell'ascesa e della discesa suggerisce l'idea di evoluzione e involuzione nei disegni della fortuna, del caso, del fato, della probabilità e della predestinazione. La sfinge in cima alla ruota indica il principio di equilibrio e della stabilità che consentono di modificare la nostra esistenza pur percorrendo il sentiero tracciato dal caso o dal destino.

Significato divinatorio: destino, cambiamento favorevole, fortuna, fato, guadagno o perdita, esito finale, risultato, prossima soluzione di un problema, influenze che condizionano la soluzione di un problema, esiti buoni o cattivi, da determinare con le carte vicine; tutta la sequenza della ruota suggerisce il corso delle cose, dal principio alle fine. Progresso. è bene comunque agire sempre con prudenza, perché la Ruota può girare in senso contrario in un attimo.

Significato divinatorio se la carta capita capovolta (da valutare con le carte precedenti e successive): fallimento, sfortuna, interruzione di un ciclo, imprevisto, influenze esterne, regressione, non essere padroni delle proprie azioni.

La Ruota della Fortuna può essere interpretata anche in modo diverso; simboleggia anche il Karma: ad ogni azione segue una reazione. Nel Tarocco di Wirth-Knapp, La Ruota è sorretta da una mezza luna: dalla quale sorgono due serpenti, le forze vitali, positive e negative. La Ruota è quindi il principio, la metà e la fine di un ciclo. è orientata verso la chiusura del passato e l'attesa del futuro; la creatura che scende, che può essere color carne, (nel Tarocco di Wirth-Knapp ha le fattezze di un mostro tifoniano) è orientato verso la materia: si sta reincarnando; la creatura che sale invece è lo spirito, l'intelletto. La Ruota della Fortuna (dotata di manovella, la forza sessuale che mette in moto la Ruota, che può essere messa in moto nei due sensi: chi sta in cima, cadrà, chi ora è capovolto, sarà in cima) sembra poggiare sul mare, o su un terreno paludoso; tutti e tre i personaggi, in realtà, stanno sostenendo la Ruota, per impedirle di affondare: sono l'attività materiale, emozionale e intellettuale a tenere a galla la Ruota, ma solo chi si stacca dalle cose materiali, può staccarsi dalla Ruota del Karma. Nel Tarocco di Papus compare l'Esagramma o Magen David. Nel Tarocco di Rider-Waite, la Ruota è sospesa nel Cielo, e ci sono i personaggi che troveremo nell'ultima Carta, Il Mondo.


La Ruota della Fortuna ci invita a riflettere sull'inevitabile alternarsi di ascesa e ricaduta, gioia e tristezza. Ci orienta verso il cambiamento, sia positivo che negativo, verso l'accettazione del costante mutamento del reale: le tre fasi della vita, evoluzione (salita o risalita), involuzione (caduta), equilibrio (stasi). La morte e la rinascita dell'uomo e dell'Universo.

Corrisponde alla Lettera Ebraica Yod.


A livello professionale, può corrispondere a un prestigiatore, un equilibrista, un commerciante.


Abbinamenti positivi:

La Ruota della Fortuna + Carte di Arcani Minori di Coppe = eventi favorevoli.


Abbinamenti negativi:

La Ruota della Fortuna + Il Tredicesimo Arcano (La Morte) = pericolo (non necessariamente mortale). La Morte e la Ruota sono immobili: basta un piccolo movimento e la Ruota gira, la falce taglia.

La Ruota della Fortuna + Il Tredicesimo Arcano + La Torre = Pericolo mortale. Grave disgrazia. (vale anche se capita la Luna).


La Forza



L'Arcano numero 11 (XI) è la Forza.



Vediamo una giovane donna che con lieve sforzo tiene aperte le fauci di un leone o di una bestia feroce. Il cappello a forma di 8 orizzontale, rimanda sia all'Infinito che al Bagatto; può anche essere la fusione tra conscio e inconscio. Il leone rappresenta le influenze esterne che insidiano la donna, oppure le tentazioni che richiedono un severo controllo. Il fatto che la donna riesca a dominarlo, senza ucciderlo, è simbolo della forza dell'intelligenza che regna sull'istinto.

Significato divinatorio: forza, coraggio, energia, determinazione, risoluzione, consapevolezza di una tentazione e sforzo psicofisico per superarla. Forza fisica, realizzazione, conquista, eroismo, resistenza strenua, liberazione.

Se la carta capita capovolta (da determinare con le altre carte):  debolezza, impotenza, abuso di potere, perdita di forze, disarmonia del corpo e della mente. Forza brutale.

In certe versioni di Tarocchi, il nome dell'Arcano è scritto a sinistra, mentre a destra si allineano 20 trattini, simili a una molla che dà slancio ed energia. Il cappello è decorato con piume d'aquila: si slancia verso l'alto. Se si osserva bene, la donna ha sei dita, (come il Bagatto), dipinte di rosso: simbolo di forza eccezionale. Le unghie sono anche un simbolo di eternità, perché non smettono di crescere dopo la morte fisica del corpo; il rosso rimanda anche al sangue. Attorno al collo della donna, c'è una strana collana, quasi fosse un taglio netto alla carotide: potrebbe essere il simbolo della testa mozzata, o di una sessualità repressa; i lacci del corsetto diventano una chiusura del cuore, provocata da una repressione (un abuso fisico, una violenza subita, un'educazione castrante). Ad essere glorificata, in questa Carta, non è la forza bruta, maschile, bensì la forza dell'ingegno femminile: tutta la fisionomia della donna è molto dolce e delicata: l'astuzia vince sui muscoli. Può anche essere l'energia psichica: è possibile domare ogni avversità con la ragione. Nel Tarocco di Papus, la donna è senza cappello, ma ha un'aureola a forma di 8 rovesciato, il simbolo dell'Infinito; nel Grande Etteilla, si vede una regina seduta, appoggiata alla testa del leone; nei Tarocchi di "Carlo VI", la Forza è rappresentata da una donna che spezza una colonna.

Corrisponde alla Lettera Ebraica Khaf.


A livello professionale, rimanda al matriarcato oppure a dei lavori manuali: facchino, muratore, pugile, lottatore.

Abbinamenti positivi:

La Forza + Il Sole = momento positivo.

La Forza + Imperatore = grande forza.


Abbinamenti negativi:

La Forza + L'Appeso = ostacoli che non saranno superati facilmente.


L'Appeso


La Carta numero 12 (XII) è l'Appeso.



Vediamo un uomo che pende da una trave, fra due pilastri che in alcune versioni, sembrano dei rami; potrebbero essere accostate alle Colonne del Tempio di Salomone o a un riferimento massonico. Il disegno comunque suggerisce l'idea di patibolo e ha valore di monito. Le mani dell'uomo sono legate dietro la schiena (non può scegliere, si offre completamente come dono di sé), mentre il piede è legato da una pesante corda. In alcune versioni di Tarocchi, l'uomo è appeso in modo tale che il viso sia quasi a contatto con il terreno: i capelli che ricadono verso il basso, come se fossero radici. In genere sono colorati di azzurro (ricettività spirituale) o giallo (rimandano al Sole e alla Luna, a livello grafico).
I bottoni dell'abito possono rimandare alle Sephiroth. Gli occhi sono aperti, consapevoli di quello che gli succede. è in una situazione di stasi o di transizione; l'iniziativa che prima era attiva (il Bagatto) ora è passiva: la calma momentanea è un preludio all'azione?

Significato divinatorio: vita in bilico, mutamento, passività, apatia, noia, abbandono, rinuncia; stato di accumulo, sosta, reclusione; misticismo, idealismo, spirito di sacrificio: in senso esteso, rappresenta quelle divinità incarnate che si sono immolate: il dono di se stessi, mentre i rami tagliati vengono a simboleggiare gli apostoli. Può indicare la necessità di lottare per raggiungere la meta che tuttavia non sarà raggiunta. Può rappresentare nuove esperienze, se confrontato con le carte successive. Ad ogni modo, per essere interpretato va messo in correlazione con le carte che precedono e seguono (se sono a loro volta positive e negative), per capire se il sacrificio andrà a buon fine.

Se la carta capita capovolta (da verificare con le carte successive): mancanza di spirito e di sacrificio. Rifiuto di compiere lo sforzo necessario. Sacrifici inutili. Continuo commiserarsi senza prendere decisioni.

In alcune versioni di Tarocchi, le tasche sono a forma di Luna: una riceve, l'altra dà, una è attiva, l'altra passiva. La corda doppia, può rimandare a un simbolo fallico, o alla vagina, se la si guarda da destra; il tallone dell'uomo ha un simbolo circolare, con un piccolo triangolo al suo interno: è un simbolo dello spirito. Se sono raffigurate delle goccioline che sembrano trasudare dai rami, significano sensi di colpa o peccati anche immaginari.
Secondo alcuni, la posizione dell'Appeso (le gambe incrociate sono simili a quelle dell'Imperatore) non è di passività, ma anzi, è una preparazione per l'accumulo di energia, che egli sta raccogliendo dentro di sé. è la forza del sacrificio, della rinuncia, dell'abnegazione; può agire sulle cose a distanza.
Un'altra concezione, lo raffigura come un traditore, che da se stesso si punisce: sacrificio ed espiazione; Può rappresentare una sorta di Giuda, e in certe versioni, compare con due borse piene di denaro. Lo si può accostare anche al misticismo yoga o degli sciamani.

è associato alla Lettera Ebraica Lamed.

A livello professionale, indica vita d'ascesi.

Abbinamenti Positivi:

L'Appeso + Il Bagatto = il sacrificio porterà al successo. Se dopo capitano Arcani Minori di Coppe: successo in Amore; Bastoni: successo lavorativo; Denari: successo negli investimenti.

Appeso + Arcano XIII (Morte) = potrebbe rappresentare un cambiamento esplosivo, a livello creativo/spirituale.


Abbinamenti negativi:

L'Appeso + La Torre = totale fallimento.

Arcano XIII (Morte) + L'Appeso = totale stasi, frustrazione.