Il Bagatto


Dopo il Matto, abbiamo Il Bagatto, il Giovane Mago.
La carta numero I



Vediamo un giovane, in piedi, dietro un tavolo su cui sono posati alla rinfusa alcuni oggetti: coltelli/spade/pugnali (simbolo di difficoltà), monete (simbolo di iniziative riuscite e sforzi creativi realizzati), coppe (buona fortuna). Il giovane stringe in mano una bacchetta a doppia testa, un elemento fallico che va visto come simbolo di creatività (da notare bene, creatività complementare con l'elemento femminile, non creatività vista come supremazia e con il rifiuto misogino!). I simboli delle Spade, Coppe, Monete e Bastoni si ritrovano negli Arcani Minori, e questo crea continuità nel mazzo intero dei Tarocchi, che sono collegati l'uno all'altro, sempre, in forme ogni volta mutevoli. Si potrebbe vedere una similitudine con lo Yin e lo Yang o l'Ouroboros, che sono visti come simboli di ciclo perpetuo.

Allo stesso modo, è possibile disporre i Tarocchi in circolo, in un grande cerchio che li contenga tutti, senza inizio né fine. (il cerchio è simbolo femminile, per di più!).

La Coppa, elemento che accoglie, "vuoto" per poter essere colmato, è il Sapere. è elemento femminile (Sophia, la Saggezza).

La Spada, elemento perforante, e anche lesivo (se usato senza controllo) è l'Osare. è elemento maschile, spesso fallico.

Il Bastone, è il Volere.

Il Denaro (nel senso dei Tarocchi) corrisponde al Tacere, a ciò che viene usato per progredire verso altri elementi.

Questi elementi, hanno senso solo se vengono usati l'uno sottomesso all'altro, in un ciclo infinito. Usarne uno solo, a scapito di un altro, significa solo apportare caos e disarmonia. 

Ma non finisce qui! Il nostro Bagatto porta un estroso cappello, che ricorda il simbolo dell'Infinito (l'8 rovesciato).



Anche il simbolo dell'Infinito è in perpetuo movimento! è disegnato, eppure, non ha né inizio né fine.

La mano sinistra del Bagatto è alzata, per richiamare il potere dall'Alto, ma anche per far intendere che è l'Alto la meta da raggiungere, per l'uomo, mentre la mano destra, rivolta verso il basso, ci ricorda il famoso detto di Teofrasto Paracelso (1493-1541):

- L'uomo è il mondo in piccolo
- Il Cosmo è l'uomo in grande
- Ciò che è in basso è anche in alto e ciò che è in alto, è anche in basso.

Non a caso, nel Rinascimento parecchi Filosofi/Maghi si appassionarono ai Tarocchi, trovandone anche delle simbologie alchemiche (che però io non ho approfondito; comunque esistono diversi libri che parlano dei Tarocchi in senso alchemico o astrologico)

Si può fare un collegamento, a mio parere, anche col "Satana" di Eliphas Levi, Solve et Coagula, Alto e Basso.


Cosa simboleggia il Mago, il Giovane Bagatto (che può anche essere visto come un giocoliere)?

L'essere umano che ha di fronte a sé varie scelte, opzioni, strumenti. Potrà usare le spade (così come potrà ferirsi!), potrà usare i soldi saggiamente (così come potrà cadere in povertà!), potrà usare tutti gli elementi in suo possesso, o solo alcuni, a seconda del suo coraggio, personalità e "fortuna", adeguandosi via via a ciò che gli capiterà in sorte. Le sue capacità individuali, il suo genio creativo (che ha preso avvio già a partire dal Matto!) potranno essere usati per "costruire" la sua vita. è quindi una carta estremamente positiva.

I significati della carta rimandano tutti alla creatività, alle proprie capacità, la fiducia in se stessi, l'abilità (il Bagatto è un giocoliere!), astuzia, furbizia, (e in senso cattivo, potrebbe indicare chi usa la furbizia a danno del prossimo...), determinazione. Può rappresentare proprio la persona che consulta le carte, oppure, nel caso sia una donna ad usarle, può indicare un nuovo incontro, proprio con un uomo astuto e geniale.

La carta capovolta (ma ripeto, per essere confermata nel suo significato negativo, è necessario vedere cosa viene dopo!) indica mancanza di volontà, insicurezza, atrofia, sfiducia in se stessi.
Viene associato all'Aleph (se consideriamo il Matto come ultima carta). Proprio come il Matto si è messo in cammino, per giungere al Bagatto, anche il Bagatto deve mettersi in cammino (altrimenti sarebbe esaurito in se stesso, e quindi sterile!) verso la carta numero II, la Papessa.

Il limite del Bagatto, quindi, sarebbe proprio il restare in un perenne inizio, incapace di fare la scelta giusta (che comporta un passaggio di stato, da Bagatto a Papessa).

Non in tutti i Tarocchi si vede chiaramente, comunque, il Bagatto ha sei dita, nella mano: è un segno di destrezza, di abilità. Sul tavolo, vi è anche un dado con tre facce. 7 punti, moltiplicandoli per 3, ci danno 21! La carta del Mondo! Il tavolo, invece, ha tre gambe, numero sacro. Ai piedi del Bagatto, sul suolo, in mezzo alle sue gambe, si vede un germoglio verde: un rimando alla procreazione, o a Madre Natura. I capelli a boccoli biondi del Bagatto, infine, possono essere un rimando al Sole (per i collegamenti dei Tarocchi e dei loro colori con l'Astrologia, rimando ad altri libri, che ne parlano approfonditamente).

A livello professionale, il Bagatto rimanda agli artigiani, agli imprenditori, ai commercianti, mentre il saper parlare, la dialettica, può rimandare agli avvocati o ai politici; in senso negativo, come dicevo, la furbizia può essere abbinata alla malvagità, quindi avremo un uomo che inganna gli altri, che usa la sua abilità per arricchirsi in modo illecito.

Per ora, indico degli abbinamenti positivi (si capirà poi il perché, quando tratterò queste carte):

Il Bagatto + Il Sole = successo, abilità positiva e benevola che porta al successo, intelligenza dedicata al Bene;

Il Bagatto + Il Mondo = piena realizzazione fisica e spirituale.

Il Bagatto + La Papessa = l'intelligenza e la sapienza, che lavorano insieme, armonicamente.


E abbinamenti negativi:

Il Bagatto + La Torre = l'intelligenza al servizio della brama di potere, della superbia, del volersi arricchire, a danno degli altri.

Il Bagatto + Il Diavolo = l'intelligenza votata al male, al crimine.

Il Bagatto + La Luna = l'intelligenza può diventare follia e incubo!