I Metodi di Lettura


Ok, e dopo aver visto tutte le carte, qualche consiglio per chi volesse fare pratica. :D

Per prima cosa, non serve avere un mazzo ultracostoso; certo, in commercio ci sono un sacco di mazzi di Tarocchi bellissimi (persino fantasy e con migliaia di innovazioni grafiche!) ma non è corretto incentivare la "compra-vendita" di ciò che non ha nessun costo: si può persino ritagliare dei cartoncini e poi disegnare i vari personaggi, anche in modo molto astratto. Una mia amica mi ha fatto dono di un Tarocco ricamato a punto e croce; questo per dire che si può costruirsi i Tarocchi come si vuole. L'importante è aver interiorizzato i vari significati, non tanto avere la carta perfettamente riprodotta; si può farsi un mazzo quasi a costo zero, fotocopiando le immagini delle varie Carte da qualche libro (che si può ordinare a costo zero in biblioteca; se invece lo si compra, in genere, in alcuni libri è già incluso il mazzo di Tarocchi) o anche stampandole da internet. Insomma, è molto facile farsi un proprio mazzo.

Dopo essersi procurati o aver realizzato il mazzo di Tarocchi, si può passare a mischiare le carte e ad ottenere il responso :D

Io indicherò il metodo più usato ma NON è necessario né obbligatorio seguirlo. Si può inventarne uno da se stessi, si può consultare libri sui Tarocchi che ne riportano di diversi (con più o meno carte). Tutto deve essere molto libero. Non esistono dogmi! Non è una religione organizzata, quindi regole da seguire, pena la scomunica! Tutto deve essere libero, anzi, in effetti, si deve fare come si sente, lasciar fluire le cose. Per esperienza, devo dire che più li si usa, e meno si avrà il bisogno di estrarre le carte materiali; in effetti, ad un certo punto (non so se avvenga per tutti, comunque nel mio caso in effetti è avvenuto) le carte vengono in automatico in testa, come dei flash. è possibile "divinare" nella mente una serie di carte solamente pensate.


 Comunque, al di là di questo, si possono estrarre appunto le carte, dopo averle mischiate, ed essersi concentrati sul quesito al quale si vuole avere un responso (o meglio, la visualizzazione dello stato d'animo e del nostro modo di essere). Mentre si mischiano le carte (ovviamente coperte), si deve anche estrarre un piccolo mazzo da capovolgere; si tenga presente che se quando si voltano le carte, capitano tutte capovolte, bisgna rifare il mazzo: le carte capovolte devono essere casi isolati, se già ne capitano 4 o 5 è meglio rimescolare e riestrarre le carte.

Questo è il metodo delle Dieci Carte (o "Croce Celtica"). Si può usare l'intero mazzo di 78 carte oppure solo i 22 Arcani Maggiori. Non è obbligatorio, si può anche inventare il proprio modo personale di estrarre le carte!

Dopo aver mescolato il mazzo, si pescano 10 carte. Si mette la prima carta al centro (rappresenta il consultante: l'ambiente dove si muove, il suo stato emotivo). La seconda carta la si pone sopra (rappresenta gli ostacoli che il consultante troverà o l'influenza immediata). La terza carta si mette sopra le prime due, senza che le carte si tocchino (solo la prima e la seconda sono "combacianti"), e rappresenta la meta o il destino, il fine. La quarta carta si mette alla destra delle prime due: rappresenta gli elementi del passato e le influenze del passato. La quinta carta si mette sotto le prime due carte: rappresenta la sfera di influenza degli avvenimenti recenti. La sesta carta si pone alla sinistra delle prime due, è indica l'influenza futura.
Le rimanenti 4 carte, si mettono l'una sopra l'altra, dal basso verso l'alto, alla destra delle 6 carte che hanno assunto "forma di croce": la settima carta rimanda ancora al soggetto; l'ottava carta riguarda l'influenza dell'ambiente e degli altri sul consultante. La nona carta indica le speranze, i fini segreti del consultante. Infine la decima carta è il risultato finale, l'esito finale di tutte le precedenti carte, che vanno lette una dopo l'altra, narrando nel modo più discorsivo e lineare possibile, "la storia che raccontano": è questa la bravura di chi legge i Tarocchi: saper ricostruire in modo lineare la storia che "le tessere del mosaico" ci illustrano.

Le carte sono da interpretare (e chi mi ha seguito fin qui ha potuto vedere la mole sterminata di interpretazioni ad esse collegate!) non danno risposte scientifiche, ma solo interpretazioni legate alla bravura e all'intuizione del cartomante. Bisogna avere intuito, "sesto senso", dare ascolto alla voce interiore. Analizzare una singola carta non serve a nulla; va calata nel contesto con le altre, tessere il filo di tutte le carte insieme.

Infine, un consiglio, per quanto riguarda "le carte funeste": Torre, Morte, Luna, Eremita, Appeso. A prima vista, può essere deprimente che capitino sempre e solo queste, oppure, può essere motivo di ansia e angoscia. Ricordiamo che non esiste il Male e il Bene assoluto, e il simbolo dello Yin e Yang ci viene in aiuto (è un simbolo che è anche rappresentato sul libro della Papessa, nella versione di Wirth-Knapp!). La Morte, è simbolo di rinascita, far morire il vecchio, per far spazio al nuovo; la Torre è anche simbolo della caduta dei nemici e delle avversità: è prima di tutto un inno all'umiltà intellettuale. La Luna rimanda anche alla Dea Madre, a Ecate, a Selene: non solo l'aspetto cupo, ma anche quello luminoso e virginale. L'Eremita è occasione non solo di misantropia, ma soprattutto di saggezza e di "sano egoismo per se stessi"; e l'Appeso è contatto col Divino, non solo stasi.

A fine lettura, si riordina il mazzo di Tarocchi, mettendoli l'uno dopo l'altro, secondo il proprio ordine. In alcuni libri si trovano dei "rituali" di pre e post purificazione del mazzo... che non credo siano granchè necessari, o meglio, se non li si sente come necessari, si può farne a meno, o si può inventarne uno da sé. L'importante è amare le carte e rispettarle per ciò che sono. Si può anche assumere una carta - quella che ci rappresenta maggiormente, o dal quale siamo più attratti, anche senza sapere il perché! - come proprio amuleto. è il metodo Jodorowsky (personalmente quello che seguo io, che è il più inventivo e libero, oltre che il più personale; per questo consiglio la lettura di "La via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorwsky e Marianne Costa).    

Come detto, queste sono solo alcune indicazioni, o spunti; essere creativi aiuta sempre, l'importante è capire che tutti i metodi di Divinazione (cristallomanzia, oniromanzia, cartomanzia ecc. ecc.) non sono che pallidi simulacri del potere immenso della nostra mente, la Fantasia. Quella non ha né confini, né dogmi :D